24 novembre

Nulla di fatto. Torniamo in barca con la coda fra le gambe e le pive nel sacco. Avevamo preso l’autobus per Ragusa con l’intenzione di recarci alla Decathlon per comperare un paio di pedali, un cestello e delle manopole per le nostre “nuove” biciclette di seconda o terza mano. Veicoli indispensabili per chi sta in barca e deve percorrere frettolosamente quasi 800 passi per andare ai bagni più vicini. A quanto ci raccontano, sono “mancati” i soldi per costruire i servizi progettati sul pontile centrale … 
Arrivati a Ragusa chiediamo della coincidenza per il centro commerciale che ospita la Decathlon, sul lato opposto della città, a circa 8 km. L’autista, lasciandoci basiti, si allontana a piedi rispondendo evasivamente che oggi l’autobus non c’é. Scopriamo poi che nei giorni di maltempo il sottopassaggio lungo il percorso si allaga e quindi gli autobus non possono passare.
Vabbè, entro in banca per cambiare un po’ di franchi svizzeri in euro. Questo servizio non c’é. Mi indicano la banca all’angolo. Qui c’é, ma solo per i clienti della banca. Grazie, provo altrove. Per farla breve, su sette banche interpellate, nessuna, proprio nessuna, ha effettuato il cambio di valuta richiesto. Un’operazione semplicissima che perfino alle isole Tonga non ha richiesto più di 15 minuti. Piccoli episodi che come indizi si accumulano in un puzzle per fornirci un quadro generale un po’ ombroso del contesto in cui soggiorniamo. La simpatia e la generosità della gente sono però straordinarie; la gastronomia notevole; ma quanto a servizi ci poniamo qualche interrogativo. Ormai da un mese aspettiamo il preventivo per dei lavori di manutenzione alla barca. Ogni volta che incontriamo e interpelliamo i responsabili di scusano e promettono solennemente di provvedere al più presto. Forse é meglio soprassedere, assaporare il territorio per quel che sa dare e rinviare i lavori a quando saremo in un luogo dove alle parole antepongono i fatti.

 

Romano