22 dicembre
Due bambine appena uscite da scuola con i loro giubbotti catarifrangenti color limone ci fanno timidamente il tifo : “su su, dai dai”, mentre, per mandar giù qualche kilocaloria, col fiatone, stiamo correndo lungo la pista di atletica di Tesserete. Sono le 1130 e un profumino di arrosto si diffonde nell’aria. Pensate, qui in Svizzera, dove lo Stato sembra volersi impicciare di tutto e dove ogni anno troviamo qualche nuova normativa che impone nuovi divieti e obblighi la cui trasgressione viene severamente sanzionata, si sono dimenticati di proibire di cucinare nel raggio di un chilometro dai centri sportivi. Incredibile. È come se qualcuno venisse lasciato libero di torturare sadicamente un suo simile, penso tra me e me scherzosamente mentre per non perdere la concentrazione accelero il passo. È proprio il caso di contattare qualche politico per promuovere un atto parlamentare.
Romano