24 agosto
Pothia, capitale greca della pesca delle spugne. Per generazioni, fin dai tempi della “skandalopetra”, l’immersione in apnea con corda e zavorra di pietra, gli isolani si sono coraggiosamente lanciati in fondo al mare per mantenere la propria famiglia. Le tracce di questo genere di pesca sono visibili qua e là per la variopinta cittadina. Gli scafandri da palombaro ed enormi spugne ne rappresentano i simboli. “Le spugne si trovano ancora”, ci dice Stelios, commerciante di spugne e collezionista di conchiglie. Gli brillano gli occhi mentre con passione ce ne svela le principali caratteristiche. Ne inzuppa una d’acqua, la strizza e ce la fa palpeggiare per trasmetterci quelle sensazioni di morbidezza e piacevole consistenza tipiche della spugna naturale.
Romano