24 settembre


La vediamo estasiata e perfettamente a suo agio ammirare, imbacuccata nella sua K-Way azzurra, la maestosità del mare in burrasca.
Nel corso della settimana, Natasha, ha avuto la fortuna di apprezzare tutti gli umori del mare. Dalla bonaccia che ci ha consentito di esplorare le sue viscere, ad un forza 8 con punte di 38 nodi che hanno inclinato A Go Go da Kalymnos a Kos come un motociclista in curva.
Sono giorni di bufera che ci fanno capire come il Meltemi - contrariamente all’opinione secondo la quale dovrebbe attenuarsi con l’arrivo dell’autunno - possa ancora essere arzillo e vigoroso anche a fine settembre. Ne abbiamo fatto le spese a Patmos, quando l’altro ieri, alle 0500 del mattino, buio pesto, abbiamo dovuto in fretta e furia abbandonare l’ormeggio al molo perché l’ancora, a causa dei forti strattoni laterali, ha improvvisamente mollato la presa sul fondo. Fatta eccezione per questi concitati avvenimenti che hanno sparso un po’ di peperoncino sul programma settimanale di navigazione, tutto si é svolto in grande serenità, cosicché, anche la Sirenetta, salutata dai delfini che stamane giocavano a prua, se ne torna a casa sana e salva, riposata e abbronzata.

Mentre ci occupiamo del riassetto della barca, con la coda dell’occhio scorgiamo le espressioni preoccupate degli skipper delle barche da charter che arrivati oggi da chissà quale paese nordico, vengono subito confrontati con il dilemma fondato sulle previsioni dei prossimi giorni : rimanere in porto (come sarebbe saggio) o mollare gli ormeggi per dare soddisfazione all’equipaggio smanioso di navigare perché ignaro delle difficoltà e dei pericoli che un mare in burrasca può generare ? Uno ad uno, anche se riluttanti, escono dal marina. Alcuni li vediamo tornare indietro dopo pochi minuti di brivido oltre il muro frangiflutti …

 

Romano