22 ottobre
Siracusa - In vera fede - era patria di Archimede
che faceva gli scherzetti, muovendo gli specchietti
e ben presto tutti quanti, per mostrarsi più abbaglianti
con in mano uno specchino, ripetevano il giochino.
Un bel giorno Siracusa fu assediata, senza scusa
dalla flotta dei romani e Archimede e i suoi paesani
senza armi, poveretti, (non avean che specchietti)
si provano a pensare cosa mai potesser fare.
“Archimede” - disser tutti - “siamo belli che distrutti”.
Lui rispose dal suo alloggio “Chi mi dà il d’appoggio
mi vedrà, senza sudare, tutto il mondo sollevare! …
Non vorrete che all’assedio io non trovi il rimedio ! …”
Quindi urlando in lingua greca “Ho trovato!” disse “Eureka!”.
E parlando il suo dialetto disse “Mano allo specchietto!”
È notizia assai diffusa che, d’allora, a Siracusa, si creò una
guarnigione con lo specchio in dotazione !
(da Archimede Chi é - Vincenzo La Rocca; versi di Lucio Tomas)
Siamo arrivati a Siracusa
Romano