Domenica 18, lunedì 19, martedì 20, mercoledì 21, giovedì 22, venerdì 23
Eh già…e sono ancora qua…. Pensavate che fossi già tornata  vero ???  Invece no, rieccomi con  i miei umili e semplici pensieri. Dopo la navigazione notturna tranquilla, arriviamo al porto di Mahon con il turno dell’alba Luana ed io. Il canale di entrata lungo 3,5 miglia è molto bello e attracchiamo a Cala Figuera.  Laviamo la barca e dopo pranzo, aprendo gli ombrelli,  sbarchiamo per farci un giro sotto l’acqua dolce.  Aperitivo in una birreria molto carina, giochiamo a “busard” con le carte e mi becco della “busarda” incallita da Romano (forse perché ho vinto). Ceniamo ottimamente in barca e tutti a dormire. Dobbiamo recuperare un po’ di sonno.
Lunedì mattina camminata a Mahon lungo il canale sul mare e in paese. Un po’ di movimento ci vuole.  Poi tutti al lavoro (io cerco di prolungare al massimo il mio compito di lucidatura del roll-bar perché essendo molto solido è difficile far danni) . Serata in barca con ottima cena preparata da Nicola.  Anche oggi, muovendomi con tanta cautela,  praticamente sulle uova, è andata bene.  Martedì un giretto al centro medico giusto per un controllino e pranzo in barca con l’arrivo di Francesca. Passeggiate e ottimo pollo al curry preparato per cena da Nicola. Domani si parte per il giro dell’isola. Le previsioni meteo sono buone.  Disormeggiamo verso le 11 e ci dirigiamo a Cala En Porter, stupenda baia dove ci raggiunge una famigliola su imbarcazione  identica, già vista sul pontile a Mahon. Vanno alle Canarie anche loro, con due bambini piccoli.  Alla sera visitiamo un ristorante sulla scogliera e, considerato che sono ancora qua a scrivere, nessuno mi ha scaraventata al di sotto.  Il problema arriva al mattino quando, abituata al mio giretto a terra presto presto, non posso far rumore, ne’ muovermi troppo, onde evitare di svegliare tutti. Mi chiamano “terremoto” oltre che “busarda”.  Decido di far finta di dormire fino al primo muoversi di qualcuno e,  stranamente,  ci riesco.  Passeggiata mattutina in paese e sulla scogliera con Luana e Romano, mega colazione a buffet, bagno in rada e si riparte, alla volta di cala Mitjana. Qui ancoriamo e dopo il bagno d’acqua e di sole andiamo a terra a fare un aperitivo-cena sulla spiaggia, proposto dalla lungimirante Luana. Bellissimo. Due gabbiani ci fanno compagnia, per il resto la rada è totalmente nostra per una notte tranquillissima dove pure io ho paura di far rumore e rompere l’incantesimo.  Prima di dormire vinco altre due partite (su due) a “busard” (dove chi resta senza carte vince per cui risulta il meno bugiardo);  il che non fa che confermare la mia innocenza, sincerità e purezza d’animo.  Venerdì mattina partiamo alle 07.30 in direzione Ciutadela, arriviamo alle 09.30, facciamo gasolio, pulizie della barca e poi via; a visitare la bellissima cittadina sul mare. Alla sera dopo uno dei mitici aperitivi preparatoci da Nicola che mi fa interrompere la giornata di dieta liquida, andiamo ad un  ristorantino sul canale del porto. Grigliata di pesce, cernia, tutto accompagnato da un ottimo vinello fruttato.  Domani si parte alla volta di Maiorca. Prima di addormentarmi e ad ogni risveglio un pensiero alle persone cui voglio bene, e siete tante credetemi!!!!   In particolare a pingu e al mio topino che mi mancano molto. Una carezza dolce sul crapino (so anche esser dolce quando voglio). Qua mi prendono per una sfascia tutto, ingombrante e rumorosa  ma dovranno ricredersi !!!!!  Passo e per ora chiudo.
24 settembre sabato; alle 07.30 I tre Piazzini vanno a far rifornimento al mercato del pesce, prima della traversata verso Maiorca. Partiamo con il cielo nuvoloso, caliamo la lenza e proprio durante il momento di pioggia abbocca un altro tonno di 12 kg, stupendo. Fa molta meno resistenza del precedente e lo issiamo a bordo Romano ed io (ormai pratica collaudata; sembra che il sabato mattina sia propizio alla cattura del tonno). Anche Nicola, sempre sapientemente e pazientemente ci mette la metà del tempo a filettarlo minuziosamente sotto la pioggia battente.  Ce lo presenta già sotto forma di tartare e scottato per il pranzo-cena delle 17.00, quando ancoriamo in rada. Veramente stupendo vedere con quanta bravura trasforma un enorme pesce dalle carni ancora calde in filetti, carne secca, tartare, carpaccio. Mi dicono che il gusto sia ottimo; io ho scelto il giorno sbagliato per fare una dieta a base di soli liquidi, ma persisto viste le esagerazioni di un’intera settima.  Lo assaggerò domani.  Per non smentirsi Nicola prepara un dolce per le 22.00 che ha un profumo molto invitante. Crèpes ripiene di pere e nocciole caramellate. Resisto ancora, mi ha promesso di tenermene una per la colazione di domani, così me ne vado a dormire per non veder più niente….