Il diario di viaggio
Venezia
23 gennaio Venezia, ... arriviamo
Con il suo solare sorriso, un po’ all’Alberto Sordi, Giorgio, il venezian, nostro compagno di viaggio, l’ultima volta dalla Grecia alla Sicilia, ci riceve a casa sua a Mirano (pochi chilometri da Venezia).
Orgoglioso ci mostra prima la sua bella casetta e poi la sua amata Venezia. Siamo qui per un sopralluogo prima del nostro atterraggio via mare previsto per il mese di luglio.
Con Giorgio abbiamo quindi, ritirato una macchina per cucire industriale con cui potrò finalmente riparare vele e teloni; acquistato due nuove cerate, le vecchie si erano sbriciolate in Pacifico; trovato diverse pulegge; visitato : Venezia, Burano, la società Canottieri della Giudecca (Giorgio é uno degli allenatori); rinnovato l’iscrizione alla Lega Navale; mangiato e infine anche imbottigliato decine di litri di buon vinello.
Insomma, accompagnati da uno splendido sole e da un cielo terso, abbiamo trascorso alcuni giorni in una delle città più belle del mondo in compagnia di un caro amico.
Luana
Programmi futuri
Cari amici, molti fra i nostri lettori ci interpellano per sapere quali sono ora le nostre intenzioni. Ebbene, il nostro programma per il 2016 é ancora un programma all’insegna della navigazione. Eseguiti i lavori di manutenzione alla barca e visitata a fondo la Sicilia, in aprile riprenderemo il mare per effettuare un “largo” giro attorno alla Sicilia con Malta, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, le Egadi, Trapani, le Eolie, poi giù, attraverso lo stretto di Messina, per risalire la costa est dell’Italia fino a Venezia, dove concluderemo ufficialmente il nostro giro del mondo la terza domenica di luglio in occasione della festa del Redentore (*). Pensate, che emozione, accostare in Piazza San Marco durante la festa più sentita dai veneziani, eredi di una delle più potenti e prestigiose Repubbliche Marinare.
Ad agosto, prua a sud verso la Croazia, il Montenegro, l’Albania e infine la meravigliosa Grecia che ci ha stregati al punto di volerci rimanere il più possibile. In autunno scorrazzeremo e incroceremo in lungo e in largo fra le isole del Dodecaneso e delle Cicladi.
Il mare esercita su di noi un’attrazione tale da rendere inimmaginabile un ritorno alla nostra precedente vita d’ufficio. Di conseguenza, proveremo a sbarcare il lunario proponendo ai nostri ospiti delle indimenticabili ed emozionanti navigazioni in Mediterraneo. Non bastasse, effettueremo lavoretti occasionali. Non facciamo pubblicità perché crediamo nel passaparola. Chi fosse interessato a raggiungerci qua o là, oppure desiderasse regalare un soggiorno a bordo a qualcuno, é invitato a contattarci.
Romano
(*) Festa del Redentore
Questo evento che si celebra la terza domenica di luglio, ricorda la costruzione, per ordine del Senato veneziano, della chiesa del Redentore quale ex voto per la liberazione della città dalla peste del 1575 - 1577, flagello che provocò la morte di più di un terzo della popolazione della città in soli due anni. Alla fine della pestilenza, nel luglio del 1577, si decise di festeggiare con decorrenza annua la liberazione, con allestimento di un ponte votivo di barche/zattere sul canale della Giudecca che, dalla chiesta dello Spirito Santo, consente il raggiungimento pedonale della chiesa del Redentore. Oltre che per il carattere religioso (avvio dei festeggiamenti con la benedizione del Patriarca di Venezia) la festa comprende un grande spettacolo di fuochi d’artificio che si tiene nella notte tra il sabato e la domenica sul bacino di San Marco e per le tre regate di imbarcazioni tipiche veneziane organizzate nella giornata successiva che attraggono un vasto pubblico proveniente da tutto il mondo.
Amici
20 dicembre
Non siamo stati per molto tempo lontani dal mare. Lo scorso fine settimana, in compagnia di quattro carissimi amici, Sarah e Bruno, Stefania e Pepe naturalmente accompagnati dal loro Attila (un white terrier), ci siamo concessi una gita a Pesaro e Urbino. Luoghi che ci hanno riportati alla nostra infanzia, quando in estate con tutta la famiglia si partiva finalmente per la tanto desiderata vacanza al mare. La speranza era che tutti gli anni si andasse nello stesso luogo perché avremmo ritrovato gli amici dell’anno scorso. Che delusione però quando poi i genitori, naturalmente senza interpellare i figli, decidevano di cambiare costa. No quest’anno niente Rimini, Riccione, Pesaro o Caorle, si va in Toscana. Che rabbia. Accennavo un ma non vedrò i miei amici ? Ma i genitori non si scomponevano : non ci sembra un problema, te ne farai di nuovi. E così via, un anno di qua e un anno di là. A volte con noi venivano gli “amici di famiglia” forse per invogliarmi e non avere musi prima e durante i lunghi viaggi in auto. Viaggi che io adoravo, ho sempre amato viaggiare con tutti i mezzi, per me la gioia maggiore é sempre stata partire, partire, partire, qualcuno mi ha detto che sono una nomade, forse ha proprio ragione. Tornando all’infanzia, a quei tempi non avevamo i video giochi, gli schermi sul poggiatesta dei genitori che tengono calmi i bambini. Non c’era l’aria condizionata. Si viaggiava con tutti i finestrini aperti, ci si fermava di tanto in tanto nei “Pavesini” per un caffè e un panino e dove speravo sempre di trovare qualche cane abbandonato. Poi di nuovo in auto per raggiungere la pensione possibilmente gestita da una famiglia e soprattutto … dove si mangiava bene. Un altro momento gradito era la fermata ai caselli, spesso non avevano il resto in lire e senza scomporsi il casellante allungava una o due caramelle, delusione quando invece era un francobollo.
Finalmente, dopo diverse ore si arrivava a destinazione, qualche giro per trovare la pensione; mio papà non faceva in tempo a posteggiare che già correvo verso il mare, che bello, anche quest’anno é vicino posso andarci da sola. Poi un’occhiata agli altri ospiti e subito incroci di sguardi con i possibili compagni di gioco. Dalle 0800 alle 1300 e dalle 1600 alle 2000 tuffi, nuotate, giochi, castelli di sabbia, non poteva mancare la parziale sepoltura di qualche sprovveduto che dopo pochi minuti aveva solo il viso fuori dalla sabbia e il dopo cena a zonzo per le vie chiedendo a più riprese giocattoli di tutti i tipi ai genitori che a volte cedevano ed io felice tornavo alla pensione con una nuova bambola o un nuovo gioco o un nuovo vestito. Naturalmente non mancavano il gelato da passeggio, le giostre, gli autoscontri e tanto tanto divertimento.
Tornavo poi a casa felice delle mie vacanze al mare, sognando le prossime ancora lì, dove con gli amici delle vacanze ci eravamo promessi di ritrovarci l’anno prossimo.
Luana
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